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al testo di Ivan Pozzoni
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Cammino svelto, in solitudine, sulle strade deserte intinte nell'asfalto, lastricate dai bollori della carne, e dell'Inferno, incontrando, di tanto in tanto, i miei lineamenti, seduti, a meditare, lungo i bordi di una pietra ollare, incontrando, in rare occasioni, i vostri valori, sdraiati, volatili come locuste, lungo i bordi acuminati d'una sdaio di Procuste.
E, vado di corsa, senza fermarmi, senza voltarmi, ad ascoltare i vostri urli da naufragio in alto mare, coll'espressione attonita d'un bambino senza divieti di sosta, con l'arroganza d'un magro vaglia ritirato in Posta; e, vado di corsa, in questi giorni di luna piena, aspettandomi pernacchie, lacrime sadiche, e pugnali nella schiena.
[Mostri, 2009] |
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